Matteo Camiciottoli e Roberto Calderoli (Lega) condannati per diffamazione

 186 total views

Nei giorni scorsi sono arrivati a sentenza di primo grado due processi per diffamazione di cui ho parlato altrove nel blog, quello a Matteo Camiciottoli, condannato a 20.000 euro di multa (pena sospesa a patto di risarcire 20.000 euro alla Boldrini, più cento euro per ciascuna delle associazioni costituitesi in giudizio entro un mese) per aver commentato sui social gli stupri avvenuti in spiaggia a Rimini nell’estate 2017 (aveva scritto che gli arrestati «dovevano essere mandati ai domiciliari a casa della Boldrini, magari le mettono il sorriso»). Oltre a questo è stato condannato a pagare le spese legali delle parti costituitesi civilmente (3.500 euro per la Boldrini, 1.980 euro per ognuna delle cinque associazioni) . Il Tribunale di Bergamo, inoltre, ha condannato a un anno e sei mesi Roberto Calderoli, per aver dato dell'”orango” al ministro Kyenge ( “Amo gli animali, orsi e lupi com’è noto, ma quando vedo le immagini della Kyenge non posso non pensare, anche se non dico che lo sia, alle sembianze di orango” ). I fatti sono del luglio 2013, e Calderoli è stato indagato poco dopo. La sua condotta fu stigmatizzata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del Presidente del Consiglio Enrico Letta, dei Presidenti di Camera e Senato Laura Boldrini e Pietro Grasso, dell’ONU, del Vaticano e perfino di Famiglia Cristiana, che ormai è diventato il primo giornale dell’opposizione.
 Il 6 novembre 2013 la Procura della Repubblica di Bergamo ha chiesto il giudizio immediato nei confronti di Calderoli, «giustificata l’evidenza della prova». Nel 2015, la giunta per le immunità del Senato ha bocciato la relazione del senatore Crimì, dichiarando che l’espressione rivolta all’allora ministro per l’integrazione era l’espressione di un libero pensiero tutelata dal primo comma dell’articolo 68 della Costituzione. Successivamente la Corte Costituzionale ha accolto il ricorso del tribunale di Bergamo e dichiarato nulla la delibera di insindacabilità del Senato. Il processo è andato avanti ed è arrivato, dunque, alla condanna di due giorni fa.

Ora, come sempre, per carità, si tratta di condanne in primo grado e, finché non c’è una sentenza definitiva passata in giudicato Calderoli e Camiciottoli sono innocenti. Però intanto 2-0 e palla al centro.

La senatrice Serenella Fucksia difende Calderoli

 254 total views

Scheda della Senatrice S. Fucksia (da www.senato.it)

Il caso degli oranghi non si ferma più. Tutti lo dànno per chiuso con le scuse formulate da Calderoli alla Kyenge.
Della serie “tutto si può dire, al limite si chiede scusa e finisce lì”.
Com’è semplice la vita per Lorsignori!

Invece non è chiuso. Ci si è messa anche la Senatrice Serenella Fucksia del Movimento 5 Stelle a difendere Calderoli.

“Ma cos’ha detto di così negativo? Io proprio non lo capisco” (mah, veda un po’ Lei, Senatrice. Evidentemente siamo arrivati a un punto talmente basso e degradato della percezione dell’offesa da non distinguere più la denigrazione dalla critica, anche pungente, pronunciata in un contesto politico);

“sono solo strumentalizzazioni”, “ci sono pregiudizi diffusi” (sarebbero? Considerare negativo il paragone di una ministro a un orango è un pregiudizio?? Una strumentalizzazione?? Potrebbe, il vicepresidente Calderoli, allora, non esporsi, evitando quello che la Senatrice Fucksia definisce strumentalizzazione e pregiudizio, e anche una figura meschina delle istituzioni italiane all’estero);

“Io credo che se qualcuno avesse definito Calderoli un maiale nessuno gli avrebbe dato del razzista” (ma forse qualche querela sarebbe partita perché la logica del colpirne uno per educarne cento la conoscono tutti, soprattutto negli ambienti di certa sinistra-bene);

“il miglior vice-presidente del Senato che ci sia. Quando è lui a presiederla, l’Aula funziona benissimo. I leghisti sono dei gran lavoratori” (Non è da mettere in dubbio che Calderoli come vice-presidente possa anche essere bravo. E’ da mettere in dubbio che una persona che pronuncia quelle parole possa continuare la sua funzione di garanzia istituzionale).

Non è questo il Movimento 5 Stelle che volevo. Spero che vengano presi dei seri provvedimenti. Se no la prossima volta non li voto.

Brasile: Cesare Battisti e’ libero. Respinta la richiesta di estradizione

 185 total views,  1 views today

Sostiene mia moglie che la notizia della liberazione di Cesare Battisti e del respingimento da parte del Brasile della richiesta della sua estradizione in Italia sia l’ennesima arma di distrazione di massa.

Mia moglie ha ragione.

Napolitano afferma che sono stati lesi gli accordi (quali accordi? Ci sono degli accordi che permettono all’Italia di non osservare le decisioni di uno stato estero, sovrano e indipendente?), Berlusconi che dice di provare “Grande rammarico” (è rammaricato per le decisioni degli altri e non prova nemmeno un tantinello di vergogna per le sue), Calderoli che vuole boicottare i Mondiali di Calcio del 2014 quando dovremmo solo boicottare il nostro di campionato avvelenato dal Minias e dai Signori sotto inchiesta.

Le uniche parole sensate sono state quelle della presidente del Brasile Rousseff: “Le decisioni della Corte non si discutono”.

Quando si dice una lezione di stile…

Resoconto stenografico dell’approvazione dell’o.d.g. Calderoli al Senato sugli “esami di riparazione”

 203 total views

PRESIDENTE. Avverte che è stato presentato l’ordine del giorno G100 (v. Allegato A).

SOLIANI, relatrice. Esprime parere favorevole. 

BASTICO, vice ministro della pubblica istruzione. Accoglie l’ordine del giorno.

CALDEROLI (LNP). Chiede la votazione dell’ordine del giorno G100, ritenendo che l’Assemblea debba pronunciarsi sugli esami di riparazione. 

ASCIUTTI (FI). Dichiara voto favorevole all’ordine del giorno, ritenendo che la reintroduzione degli esami di riparazione richieda uno specifico disegno di legge. (Applausi dal Gruppo FI).

RANIERI (Ulivo). A titolo personale annuncia un voto contrario, ritenendo improprio parlare di esami di riparazione laddove si tratta di una procedura concordata per recuperare debiti scolastici. 

PRESIDENTE. L’espressione non va intesa in senso letterale.

Con votazione nominale elettronica, chiesta dal senatore CALDEROLI (LNP), il Senato approva l’ordine del giorno G100.

(Allegato A)

ORDINE DEL GIORNO

    G100

    CALDEROLI, DAVICO

    Approvato

    Il Senato,

            premesso che:

                il Ministro della pubblica istruzione ha emanato in data 3 ottobre 2007 un proprio decreto in cui si prevedono verifiche, a conclusione delle attività di sostegno e di recupero, che possono determinare la non ammissione dello studente alla frequenza della classe successiva;

                il decreto di cui sopra reintroduce, di fatto, gli esami di riparazione aboliti dalla legge 8 agosto 1995, n. 352,

            impegna il Governo a riferire alle competenti Commissioni e, valutato il conseguente dibattito, a intraprendere le eventuali necessarie iniziative.