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In Italia se si commette un reato e si muore prima che sopraggiunga una sentenza definitiva, quel reato si estingue.
Un po’ perché non si può processare un morto (evidentemente!), ma soprattutto perché non si ha più interesse a perseguire un illecito. La morte è la migliore garanzia di impunità.
Ma se qualcuno si salva dalla morte in un naufragio vicino a Lampedusa, e magari ha visto morire familiari, compagni, amici, viene indagato per i reati previsti e puniti dalla Bossi-Fini.
E non ci sono santi, è un atto dovuto.
E allora se è un obbligo procedere nei confronti di questo poveracci passati dalla miseria della loro vita in Africa a quella dei cosiddetti “Centri d’Accoglienza”, dovrebbe essere un dovere morale imprescindibile cancellare quella legge-vergogna che trasforma automaticamente un disperato in un presunto delinquente.
Oppure istituire il reato di sopravvivenza aggravata.