Berlusconismo al supermercato

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Mia moglie è andata a fare la spesa al supermercato.

Si trattava di poche cose e di scarso valore. Oltretutto il supermercato in questione era un discount di una delle catene più importanti d’Italia.

Scontrino da 40 euro. Mia moglie, che è abituata a pagare senza contestare, stavolta ha fatto presente che

“Scusi, dev’essere sbagliato lo scontrino, sono 40 euro, non mi sembra di aver comprato tante cose… vogliamo dargli un’occhiata insieme?”

La cassiera senza dir nulla le dà lo scontrino (della serie: “col cavolo che lo controllo insieme a te!”)

“Guardi! Ha battuto per nove volte il detersivo, ne ho comperata solo una confezione…”

Cassiera stufa, sbuffa leggermente e poi corregge lo scontrino. Sempre muta.

Avere torto viene vissuto tutt’al più come una scocciatura. “Ecco, ora sono qui, mi tocca rifare lo scontrino a questa che ha pure ragione, ma come si permette??”

Io lo dico e lo ripeto: l’italiano medio è berlusconiano dentro.