La letterina di Babbo Natale è solo spamming

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Ogni anno faccio caso alla prima pubblicità natalizia che mi capita sotto gli occhi. Generalmente accade verso il ponte dei Santi, o leggermente più in là nel tempo. Stavolta, invece, il tutto si è verificato attraverso una mail di puro spamming arrivatami dall’indirizzo nominale di info@letterinadibabbonatale.com. Mi ricorda, la mail, che mancano 100 giorni a Natale (grazie, mo’ me lo segno!) e che posso prenotare la mia letterina di Santa Claus (c’è un po’ di confusione tra l’onomastica italiana e quella anglosassone) per mia figlia con largo anticipo, così quando arriverà, lei potrà dire “Hai visto?? Babbo Natale si è ricordato di me, sa dove abito!!” Il tutto condito da una buona dose di bontà pre-natalizia che non manca mai: “Questa letterina ti accompagnerà nel periodo più bello dell’anno creando un clima di festa nella tua famiglia. Ideale da inviare a tutti i bambini, nipoti e figli di amici, per continuare a raccontare la storia più magica che conosciamo, quella di un vecchietto che viaggia su una slitta trainata da renne volanti e che consegna regali.” Tutto molto bello se non fosse che è clamorosamente falso e si tratta probabilmente di un sistema acchiappaclic, perché i link sulla mail (che è in formato HTML con tanto di immagini suggestive di un Natale sotto la neve) rimandano direttamente a una pagina sita sul dominio emailsys4b.net. Se poi si va sul sito www.letterinadababbonatale.com si ottiene questo:

il dominio è scaduto oggi ed è pieno di pubblicità (non lasciatevi ingannare dai link). Il sito letterinadaboabbonatale.com è registrato a nome un utente di Hong Kong

mentre le credenziali del dominio emailsys4b.net sono oscurate per la privacy (cioè, LORO spammano a destra e a manca e poi invocano il principio della privacy, siamo a livelli di pura contraddizione in termini). E puntano sulla credulità della gente (a chi è che non farebbe piacere una letterina di babbo Natale per la festa più bella dell’anno?), sui sogni dei nostri bambini, sull’effetto sopresa. E’ normale che qualcuno ci caschi come una pera. Come sempre state attenti.

Una maestra spiega ai suoi bambini che Babbo Natale non esiste. E ha fatto dimolto bene!

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A Parma una maestra si è azzardata a spiegare ai bambini della Scuola Primaria in cui insegna che Babbo Natale non esiste.

Che è una leggenda, appunto, e che come ogni leggenda è un mito, un’invenzione.

Apriti cielo e spalancati terra! Sui giornali locali (ma reperibili regolarmente in rete) sono apparse lettere di protesta di genitori indignati perché sarebbe stato rubato ai loro pargoli il diritto di sognare. Probabilmente qualcuno avrà fatto una regolare querela alla magistratura per furto di renne e sparizione di barba bianca e vestito rosso.

Scrive alla Gazzetta di Parma il padre di uno di questi bambini defraudati: “Vorremmo che tu regalassi a questa maestra la magia che proviamo noi quando ti scriviamo, la magia di quando fatichiamo ad addormentarci pensando a te che arriverai con le tue renne, un po’ per la speranza di vederti e un po’ timorosi perché non ti conosciamo. La magia di quando ci svegliamo al mattino e corriamo a guardare sotto l’albero. Vorremmo che tutti provassero queste emozioni, perché ce n’è bisogno. Queste cose non hanno età”. Sì, forse queste cose non hanno età, ma suo figlio sì, ha otto anni, e a otto anni si è abbastanza sbozzolatini per smettere di credere a Babbo Natale venire educati alla realtà e alla verità.

Ed è questo il peccato mortale della maestra, quello di aver detto la verità. Su Facebook c’è un vespaio insopportabile di mamme che le si accapiglierebbero contro se solo si azzardasse a toccare ai loro figli le bugie su Babbo Natale, Gesù Bambino e la Befana, con tanto di slitta, mangiatoia e camini in cui passare. La verità è un’arma formidabile. Sbugiarda chiunque in meno di un secondo. I fatti riescono sempre a zittire una polemica.

Ma la maestra non è stata criticata perché Babbo Natale effettivamente non esiste. Quella cosa nessuno può metterla in discussione. E’ stata criticata per aver detto la verità.

In breve, il re è nudo e fa anche dimolto schifo.