Archiviata la posizione di Nichi Vendola per i fatti dell’ospedale Miulli

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Ho il dovere di fare una precisazione sulle vicende giudiziarie di Nichi Vendola, di cui ho parlato spesso.

Lo faccio con un po’ di ritardo, ma vediamo di raccapezzarci un po’ nella materia.

Sia chiaro in primo luogo che Nichi Vendola è e rimane ancora indagato per il reato di concussione nell’ambito dell’indagine sull’Ilva.

Il 4 dicembre scorso il Giudice per le Indagini Preliminari ha accolto la richiesta di archiviazione formulata dalla Procura per i reati di abuso d’ufficio, peculato e falso, per una transazione da 45 milioni di euro tra la Regione Puglia e l’ospedale ecclesiastico Miulli di Acquaviva delle Fonti.

Non è una buonissima notizia. L’unica notizia che metterebbe veramente fine a questa e a tante vicente giudiziarie sarebbe l’assoluzione con formula piena, e quella la si può ottenere solo in giudizio, non certo in sede preliminare.

La gente è abituata a equiparare l’archiviazione con l’assoluzione (e il patteggiamento con l’ammissione di colpevolezza). Non è così. Si archivia una posizione perché non ci sono elementi sufficienti per andare a giudizio. Ma non è detto che quegli elementi non possano essere trovati, e allora il processo si potrebbe riaprire (a meno che i fatti non siano caduti in prescrizione nel frattempo).

Resta ancora impregiudicata la domanda: quando si dimetterà Vendola per poter affrontare anche l’ultima pendenza giudiziaria come un normale cittadino?

Schifani: il GUP (ancora) non archivia

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La notizie è stata data in sordina. Certo, d’estate, di questi tempi, vale molto più la pena di parlare del fatto che Al Bano e Romina Power  canteranno una canzoncina insieme a Mosca che del fatto che il GUP di Palermo, Piergiorgio Morosini, non ha immediatamente dato seguito alla richiesta di archiviazione del Pubblico Ministero nei confronti dell’ex Presidente del Senato Renato Schifani per la contestazione di gravi reati.

Anzi, ha predisposto un’udienza per il 23 luglio prossimo, in cui la posizione di Schifani sarà approfondita in un contraddittorio tra accusa e difesa. A questo punto il GUP potrà decidere se accogliere la richiesta di archiviazione, se attendere ulteriori verifiche o se imputare Schifani in modo coattivo.

Non è una notizia da poco. Sia perché Schifani rischia veramente grosso, sia perché frammista, come spesso accade, alle varie altre notizie di gossip. Ma, soprattutto, è una notizia che rende evidente una verità, ovvero che la decisione del PM di chiedere l’archiviazione nei confronti di un indagato non significa affatto che quell’indagato sia stato automaticamente assolto. Significa, magari, che c’è un giudice che decide su ciò che NON è stato ancora deciso.

E che ogni tanto la terzietà del giudice conta.