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Il blog di Beppe Grillo è sotto attacco dagli “Anonymous” e, al momento, irraggiungibile.
Dal blog ufficiale degli hacker di Anonymous (comodamente ospitato su blogspot.it, la piattaforma di Google) si legge:
“Il semplice fatto che l’accesso alle tue liste sia proibito agli stranieri, che tu sia un populista che cerca di raccogliere consensi senza arte né parte e che per più volte (come da foto) ha magistralmente eseguito il saluto romano al tuo seguito e ai media, sostenendo la politica di repressione fascista, basterebbe per giustificare il perché di tanto accanimento.”
Gli Anonymous che buttano giù beppegrillo.it sono il segnale che la guerra tra poveri ha raggiunto dimensioni ciclopiche. Parole come “populista”, “senza arte né parte”, “politica di repressione fascista” hanno lo stesso greve e lagnoso sapore della critica cosiddetta “maggiore” che viene dai palazzi della paura dei partiti che si sentono tremare la terra sotto i piedi. Un linguaggio più omologato di un cheeseburger, che non stupisce più nessuno.
Ritagliano una fotografia e fanno apparire Grillo come uno che fa il saluto romano. E’ roba da collage di bambini di prima elementare, si taglia un po’ qua e un po’ là mettendo in evidenza quello che si vuole. Solo che in prima elementare ha un senso davvero.
L’hanno cannata di brutto, sia che si tratti di una boutade sia che ci credano davvero.
Mi dichiaro leggermente disturbato di stomaco. E se il mio blog dovesse diventare a sua volta invisibile ora sapete perché.