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…e le cassette, quelle musicali, quelle degli anni ’70 (anche negli ’80 andavano molto di moda, ma cominciarono ad essere un supporto analogico ormai destinato ad andare lentamente a finire verso l’oblio…), quelle che le mettevi nel mangianastri della macchina, che si chiamava mangianastri perché quando le tiravi fuori ti aveva triturato tutto rendendo la cassetta qualcosa di sterile e di inutilizzabile, con tutto il nastro aggrovigliato sulle testine.
Le cassette, quelle che quando incontravi uan ragazza che ti piaceva le dicevi "Conosci il cantante Tale o il gruppo musicale Talaltro?… Se vuoi ti faccio una cassetta…" e quella "Sì, grazie!" (per forza, cosa doveva dirti??) e tu che per dimostrarle tutto quello che sentivi scoppiarti nell’anima, le facevi una C.60 da strapparsi i coglioni a morsi, ma la prima canzone del lato "A" doveva essere quella che più la sorprendeva, se no era finita per sempre.
Le cassette, quelle che avevano ancora il lato "A" e il lato "B", quelle che stoppa… vai un pochino indietr…. no, più avanti, ecco, adesso ci siamo… e ci mettevi cinque minuti per cercare il brano che volevi.
Quelle che non le fanno più.