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Secondo quanto riporta "Il Fatto Quotidiano", Oscar Lancini, primo cittadino del Comune di Adro, in provincia di Brescia, ha inviato una lettera aperta al Presidente della Repubblica per protestare contro la sua decisione di concedere l’onoreficenza di Cavaliere a Silvano Lancini (omonimo del sindaco solo nel cognome) un imprenditore arrivato all’onore delle cronache perché, impressionato dal fatto che alcune famiglie, soprattutto (ma non solo) di immigrati, non potessero -o non volessero- pagare la retta alla mensa scolastica comunale, ha saldato di tasca sua i debiti nei confronti del comune, liberando le famiglie morose dai gravàmi economici che avevano, ma, soprattutto, permettendo ai bambini di poter tornare a mangiuare un po’ di pastasciuttina al pomodoro, o una di quelle tante pietanze da mensa scolastica che non si dovrebbero negare a nessuno.
Scrive il Sindaco:
“Ho l’onore di guidare come Sindaco dal 2004 il comune di Adro. Nel primo mandato fui eletto con la lista monocolore Lega Nord con il 44,65% dei voti, nel secondo mandato, quello tuttora in corso, sempre con lista monocolore Lega Nord, sono stato riconfermato con il 61,08% dei voti”
E va beh, queste sono le percentuali, evidentemente Oscar Lancini ritiene, forte di questi numeri, di poter parlare anche a nome di del 38% scarso di cittadini che non l’ha votato, il che per un sindaco non dovrebbe essere una mossa felice, considerato che quando si è eletti da una maggioranza si è sindaci di tutti e non solo di quella maggioranza.
Prosegue:
“Le onorificenze quando consegnate a cani e porci fanno divenire ingiustamente porci o cani anche quelli che le hanno meritate”
Visto che secondo il Sindaco Silvano Lancini avrebbe ricevuto ingiustamente l’onoreficenza di Cavaliere, magari sarebbe stato gentile da parte sua spiegare chi sarebbero i "cani" e i "porci" che, a suo dire, se la sarebbero meritata.
E inoltre:
"Egregio Presidente, ma come si permette? L’onorificenza ha avvalorato le offese scritte dal signor Lancini Silvano! Conferire il titolo di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana a tal ‘signore’ che con la complicità dei media ha dipinto la mia comunità come una comunità egoista e razzista, mi permetta, è stato un gesto sconsiderato."
Già. Ma come si sarà permesso Napolitano di conferire il titolo di Cavaliere a una persona che ha compiuto un gesto generoso e nobile? Senza consultare il Sindaco di Adro, per giunta. Neanche fosse prerogativa del Capo dello Stato concedere le onoreficenze a chi vuole! Oh, ma guardate che c’è veramente di che indignarsi.
Ben quattro pagine di lettera alla massima Carica dello Stato per esprimere un "come si permette??"
E’ inutile, sono modalità di rivolgersi linguisticamente al prossimo squisitamente italiane, che còzzano clamorosamente con una delle frasi conclusive della missiva del sindaco Lancini: “Non si stupisca se il popolo del Grande Nord si sente sempre più distante da Roma e dalle sue istituzioni. Sono anche questi gesti sconsiderati che creano le distanze”.
Il "popolo del Grande Nord" che, attraverso un suo rappresentante, scrive al Presidente della Repubblica per dirgli "come si permette??"
Ci manca solo che scriva "Lei non sa chi sono io" o "Parli come badi". Il Grande Nord, la grande Padania, che parla come un film di Totò, Peppino De Filippo, Aldo Fabrizi e Nino Taranto degli anni ’50??
"Ma mi faccia il piacere!!"