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Il male non muore mai, ma Erich Priebke sì.
A 100 anni e con un ergastolo sulla schiena, si è piegato all’unico vero ergastolo possibile. E’ morto anche se qualcuno, nel giorno del suo complisecolo, lo ha omaggiato con la scritta «Dio stramaledica i tuoi accusatori».
Dio non esiste. La morte sì.
Priebke muore nonostante la detenzione domiciliare per motivi di salute (1999), la richiesta della grazia (2003), una breve vacanzina a Cardana di Besozzo (2006), e la concessione dell’attività lavorativa fuori dagli arresti domiciliari (2007), come muore ciascuno di noi: finalmente solo.