Milàn l’è un gran Milàn. Una “prima” alla Scala strepitosa con uno Chailly in splendida forma nel riproporre l’attualissima Tosca nella versione filologicamente ristabilita della prima assoluta diretta dallo stesso Puccini nel 1900. Straordinari i cantanti, meravigliosi le scenografie e i costumi. Regia impeccabile, serata al di sopra di ogni aspettativa con la RAI che finalmente ha onorato la sua funzione di servizio pubblico e ha reso una serata memorabile. C’era tutto. Ella fragrante, l’uscio dell’orto che stridea, l’arte e l’amore di cui visse Tosca che non fece mai male ad anima viva. Una recondita armonia che ha dato lustro alla cultura italiana nel mondo. E non ho amato mai tanto la vita.
Queste Olimpiadi si sono presentate come comanda Iddio.
D’un tratto siamo tutti diventati attrezzatissimi conoscitori di discipline sportive di cui, fino alla settimana scorsa, non gliene poteva importare di meno a nessuno. Voglio dire, con tutto il rispetto, ma il fioretto a squadre chi è che lo seguiva, prima di adesso? E il tiro con la pistola? E il judo? E il tiro con l’arco? Ma certo, la domenica, è risaputo, le coppie di sposi vanno a fare la loro passeggiatina invernale e lui tiene l’orecchio incollato alla radiolina per ascoltarsi “Tutti l’arco minuto per minuto”.
E non facciamo altro che parlare di tuffi, di mezzi avvitamenti, di finali dorso, stile libero, rana…
L’argomento principale di discussione sembra essere diventato il fatto che la Federica Pellegrini ha annunciato l’intenzione di prendersi un anno sabbatico. E va beh, ma saranno anche un po’ sacrosanti e intoccabili affari suoi, no? L’aspettavamo all’oro, invece è arrivata solo quinta, magari avrà avuto un momento di défaillance, o magari le altre concorrenti erano più preparate, perché poi capita anche questo nello sport, che qualcuno, per merito o per circostanze, renda meglio di qualcun altro. Insomma, fa parte del gioco.
E invece no, invece lanci del giavellotto a piovere, pesi, atletiche, staffette, tiri con la carabina (ah, quanto siamo bravi negli sport che prevedono l’uso delle armi!), ginnastiche artistiche, ritmiche, anelli, parallele, corpo libgero, maschili, femminili… E basta, su, siamo ridicoli. Il Paese sta andando a carte quarantotto e noi siamo sempre lì a bearci di uno spettacolo che sì, va bene tutto, dalla Regina Elisabetta a Paul McCartney, ma poi ci stufa anche un pochino, no?