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Dunque, vediamo un po’ di fare ordine e chiarezza perché le cose sono un po’ intricate.
Ricorderete che sul sito docplayer.it era stata pubblicata illecitamente una copia del mio libro “Difendere la privacy“, in versione .PDF. Il caso lo avevo descritto qui:
docplayer.it ripubblica abusivamente il mio “Difendere la privacy”
Ora, si dà il caso che da una ricerca sul Whois, il sito risulti registrato a 101domain.com:
che però non è il proprietario né del sito né il responsabile dei contenuti, ma solo il “registrar”, quello che vende nomi a dominio, l’Aruba de noàntri, insomma.
Andando a fare una ricerca su docplayer.it, si scopre che c’è un costo per il dominio, che è di 149 US$ + VAT. Nemmeno tanto.
La garanzia è data dalle rassicuranti annotazioni:
“We will refund your money if we can’t engage the current domain owner in negotiation. We will always keep your identity private, allowing us to negotiate easily and for the best deal.”
Quindi, i 149 dollari NON sono per l’acquisto del dominio. 101domain.com agisce come intermediario, come una agenzia immobiliare. Solo che invece di vendere case vende domini. Fa una trattativa tra te e l’amministratore vero del dominio (che un lettore attento mi ha confermato essere un russo, tale Vladimir Nesterenko). Tu proponi una cifra massima e una cifra minima per l’acquisto, se all’intestatario la cosa va bene l’affare va in porto, se non si conclude ti ridanno i tuoi 149 dollari.
Decido di pagare. Faccio questo salto di qualità, nella speranza di concludere l’affare e di mettere a tacere per sempre il sito docplayer.it che, da quello che presento, di contenuti coperti da copyright dovrebbe averne ben più di uno, sicuramente molti oltre al mio.
Vengo subito contattato via mail dall’ufficio di 101domain.com, che mi dice, tra le altre cose:
“After an initial review, we see that this domain is currently being used for a live website.”
E va beh, chi se ne frega, siete voi che vi proponete come intermediari, cosa me ne frega a me se è un sito live, io sono interessato al nome a dominio, non certo ai contenuti.
Ma la frase più inquietante della mail è la seguente:
“Your original domain concierge fee ($149) will become non-refundable if we do receive a response from the domain owner, regardless of the domain’s availability. “
Insomma, se Vladimir dice di no, o che il dominio non è in vendita, NON mi ridanno i 149 dollari spesi (non vi dico la cifra che ho offerto per quel sito, per questioni di riservatezza e privacy) per la loro intermediazione. Bella roba. Potevano anche scriverlo nel loro messaggio rassicurante quando l’utente va a cliccare sulla loro proposta economica. Comunque panico. Anche perché è chiaro che Vladimir un dominio del genere non lo cederà mai. Ne ha molti altri, del tipo ‘docplayer’, con svariate estensioni. Il più famoso è docplayer.nl. Non ha pubblicità, almeno io, al contrario di altri blogger, non ne ho ravvisate. Ma se decidesse di mettere AdSense su OGNUNO dei siti ‘docplayer’ di sua pertinenza, farebbe in un giorno molto di più di quello che io potrei offrirgli per l’acquisto. Chi glielo fa fare di cedere qualcosa che gli dà visibilità immensa? Per un testo sotto diritti, poi?
C’è un modulo da compilare se qualcuno vuole il ritiro di un file PDF presente nell’immensa biblioteca di docplayer.it, pare che siano anche molto celeri nelle risposte e nelle rimozioni. Ma il punto non è che io voglio scrivere per eliminare dal sito quello che è mio, il punto è che quel contenuto su quel sito non ci poteva e non ci doveva stare. E’ chi ce l’ha messo che non lo poteva fare. E vallo a pescare, ora, il maramaldo che ha uploadato illecitamente il mio libro.
Comunque, come vi dicevo, panico totale! Non mi ridanno i miei 149 dollari più tasse pagate.
Ma c’è una via di salvezza:
“Please confirm that you would like us to proceed with attempting to contact the domain owner of DOCPLAYER.IT or prefer a refund now.”
Insomma, se chiedo un rimborso SUBITO i 149 dollaroni fruscianti più VAT me li ridanno. E certo che ci rinuncio subito, che sono scemo? Sono un blogger, sono un curioso, sono un indagatore di questi misteriosi intrighi del web, sono un denunciatore di piccoli e grandi misfatti informatici, sono un debunker dei debunker, ma non sono mica la Banca d’America e d’Italia! Rispondo alla mail che voglio il rimborso subito. Stamattina apro il mio conto PayPal e, finalmente, eccolo qui
Sospiro di sollievo.
Per docplayer.it ci saranno altre iniziative (stavolta giudiziarie) da portare avanti. Si va avanti. Con juicio.