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Mentre ieri pomeriggio eravamo impegnati a pensare alla categoria ontologica che la critica filosofica contemporanea chiamerebbe “Dei cazzi nostri”, al Senato della Repubblica veniva approvato un articolo che limita, se possibile, ancora di più la privacy dei cittadini.
La maggioranza ha approvato un provvedimento che allunga i termini per cui i call center potranno effettuare telefonate promozionali nelle case degli italiani a loro piacimento.
Nel frattempo, presso il Garante della Privacy verrà istituito un registro presso il quale sarà possibile iscriversi telematicamente (ce li vedo gli anziani a cercare di raccapezzarcisi…) se si intende dare il proprioo dissenso alla possibilità di essere tormentati.
In genere si dovrebbe (e si deve!!) presumere che una persona se vuole un servizio o accetta di essere contattato per fini di comunicazione pubblicitaria debba dare preventivamente il consenso. Ovvero, se voglio qualcosa la chiedo espressamentre, viceversa non sei autorizzato/a a disturbarmi per mandarmi alcunché.
Mauro Paissan, componente dell’Ufficio del Garante della Privacy, ha commentato:
‘I cittadini verranno disturbati da una quantita’ incredibile di telefonate pubblicitarie, anche se non hanno mai dato il loro consenso alle chiamate’
‘Si tratta di un errore. Gli utenti telefonici
La maggioranza ha approvato un provvedimento che allunga i termini per cui i call center potranno effettuare telefonate promozionali nelle case degli italiani a loro piacimento.
Nel frattempo, presso il Garante della Privacy verrà istituito un registro presso il quale sarà possibile iscriversi telematicamente (ce li vedo gli anziani a cercare di raccapezzarcisi…) se si intende dare il proprioo dissenso alla possibilità di essere tormentati.
In genere si dovrebbe (e si deve!!) presumere che una persona se vuole un servizio o accetta di essere contattato per fini di comunicazione pubblicitaria debba dare preventivamente il consenso. Ovvero, se voglio qualcosa la chiedo espressamentre, viceversa non sei autorizzato/a a disturbarmi per mandarmi alcunché.
Mauro Paissan, componente dell’Ufficio del Garante della Privacy, ha commentato:
‘I cittadini verranno disturbati da una quantita’ incredibile di telefonate pubblicitarie, anche se non hanno mai dato il loro consenso alle chiamate’
‘Si tratta di un errore. Gli utenti telefonici