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Arrivo all’angolo con la strada da attraversare prima di giungere ai bidoni della raccolta differenziata. Mi soffermo sul marciapiede.
Oh, sarò padrone…
La signora è a pochi metri da me. Bionda, frettolosa, ma soprattutto distratta da una conversazione piuttosto intensa al cellulare. Distratta sì, ma spero non al punto di non vedermi. Spero male, perché in pochi secondi mi è addosso con tutto il suo carico di profumo di pessima qualità, le sue scarpe da ginnastica dorate e la sua testa finalmente scesa dalle nuvole.
A raccontarla sembra di essere Enrico Montesano quando faceva Felice Allegria. "Io venivo de quà…. lei veniva de ‘llà…"
Il cellulare al quale era attaccata vola e rovina per terra.
"Oddììììo il cellulààààaaare!!!", si lamenta la malcapitata. Ma no, il cellulare funziona ancora. Certo, stava meglio prima, ma meglio lui di me.
Già. E a proposito di me… "Lei si è fatto male?" "Tutto bene??" "Mi scusi…"
Nulla di tutto questo. L’investito per la signora non esiste, è un optional. Potrebbe anche essersi fatto male ma solo un Samsung per strada varrebbe la chiamata di un’ambulanza (ad avere un cellulare sano).
E poi non devo nemmeno lamentarmi, la signora che mi ha investito sul marciapiede veniva da destra.
l’hai odiata a morte, la signora, non tanto perchè ti ha speronato, ma perchè aveva un Samsung e non un Nokia. Dì la verità..