Rutelli propone una scuola più lunga e vacanze più articolate. A discapito della scuola.

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(screenshot da : www.repubblica.it)

Sono le solite e consuete uscite stravaganti dell’estate.
Il vice premier Rutelli, quello che ha spinto una quantità incredibile di denaro pubblico per lo sviluppo e il completamento del sito www.italia.it, dopo aver insediato una commissione di studio (pagata, come è naturale, anch’essa col denaro dei cittadini), ha deciso che si può fare, le vacanze estive dureranno meno, si starà a scuola un po’ di più, in compenso ci saranno più ponti e interruzioni dell’attività scolastica durante l’anno, le vacanze di Pasqua dureranno un po’ di più, a Natale tutti a fare la settimana bianca, il tutto di un non ben meglio identificato recupero del turismo nazionale. Chiudiamo la scuola dopo, cominciamola prima, e tanti saluti a tutti.
Poi ci spiegherà, con calma, ma con molta calma, chi dovrà convincere le singole regioni ad approvare il nuovo calendario scolastico, considerato che Rutelli sembra essersi dimenticato che sono le regioni a decidere in materia. E poi ci spiegherà se gli alunni dovranno trasferirsi sotto l’ombrellone a sostenere gli esami di Stato conclusivi del quinquennio superiore, considerato che se l’anno scolastico finisce più tardi, anche gli esami slittano in avanti. E ci spieghi, già che c’è, perché la scuola debba ridursi ad ancella del turismo e al ruolo di Kindergarten, quando può ancora fare qualcosa per l’educazione e la cultura.

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