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Raimondo Vianello, almeno per me, era quello di "Tante scuse", "…di nuovo tante scuse", varietà in bianco e nero su RAIUNO che riuscivano a lenire la noia di un pre-adolescente che non poteva uscire di casa e che, pure, ne avrebbe avuta tanta voglia (sono sempre stato un po’ precoce in tema di chiavi di casa). Erano le sigle cantate da Sandra Mondaini (poi precipitata in quel pietoso personaggio che era Sbirulino) che dicevano "Maaaaa quantè forte Tarzàn, ma come strilla Tarzàn…" e Vianello che sbatteva contro un albero e gridava un "Ahiaaaaaaa!" da Savana. Comicità semplice e spicciola. Oppure quella canzone dei Ricchi e Poveri che faceva "Tutta per noi la sera sarà, se piove che faaaa….". Scherzava soprattutto con la morte, Vianello, ed era straordinario quando lo faceva. Poi anche lui passò a Mediaset…
Mediaset ha comprato la sua professionalità e sta gestendo anche la sua morte, come se fosse uno dei suoi programmi, sigh!
Rosa, a voler essere formali, ogni azienda quando assume una persona ne compra la professionalità.
O siccome mediaset è di abberlusconi, quando fa una cosa normale, è un peccato? :)