Quando il radioascolto incontra Liber Liber

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Tra le cose che più ti dispiacciono, figurano gli “amici” che ti deludono.

Quando parlo di “amici” intendo anche i contatti di Facebook. Che non sono “amici” nel vero senso della parola, persone frequentate fisicamente, nella materiale realtà quotidiana, ma persone che condividono i tuoi stessi ideali o, almeno, i tuoi stessi interessi. “Amico” e “compagno”, sono per me sinonimi di “simile”, “uguale”.

Nella mia attività radiantistica, e nel mio coevo interesse per l’editoria elettronica ho conosciuto tanta gente. “Cattivi, onesti e senza età”, direbbe il Poeta. Ma quello che ho sempre sostenuto nel radiantismo è il carattere universale della passione, l’amore per il mezzo, per l’informazione che veicola, per le infinite possibilità che offre. E chi ama la radio ama la libertà, il rispetto per gli altri, il servizio verso l’altro, la dedizione verso la comunità.

Come responsabile di classicistranieri.com, inoltre, mi sono sempre posto il problema della libertà della cultura, dell’assoluto primato delle risorse libere e gratuite a disposizione di tutti, che siano software, libri, musica, audioletture, video. Ho una mia politica, che è ben lontana e diversa da quella di un gigante come Liber Liber, lillipuziano come sono di fronte a loro, ma pur sempre lillipuziano pensante.

Una delle cose che non ho mai capito di Liber Liber, per esempio (e che Liber Liber certamente non mi spiegherà mai) è la ragione della presenza nel loro catalogo editoriale di alcune opere (nemmeno pochissime) di Benito Mussolini. Mi sono sempre chiesto che senso abbia ripubblicare le opere di un dittatore. Ripeto: non l’ho mai capito e non lo capirò mai.

Ora accade che Liber Liber ha recentemente ripubblicato “Lo Stato fascista” di Mussolini. Non è una bella cosa. Ma immaginatevi, anzi, immaginate il mio stupore quando ho visto un mio amico radioamatore, molto attivo nel mondo del radiantismo e nelle associazioni di categoria, una persona laureata, una persona che crede fermamente nella radio come mezzo principe di comunicazione di massa, fedele seguace di Marconi, tenace sperimentatore tecnico, autentico ascoltatore delle onde corte, mettere un “like” alla pagina di Liber Liber che annuncia l’uscita del testo elettronico del volume.

Ma come, Liber Liber (che è Liber Liber, e questo va detto, anche se solo tra parentesi), pubblica Mussolini, rimbalza la notizia sulla sua pagina Facebook e c’è gente che dice anche “Mi piace”?? Ma cosa piace a queste persone? L’iniziativa editoriale o l’opera di un tiranno che ha portato l’Italia nella catastrofe? Non si saprà mai. Come non si sapranno molte altre cose, ma ci sono comunque rimasto di melma.

A malincuore, ma con molta decisione ho bloccato il mio “amico” su Facebook. Mi dispiace, ma non si può obbedire a Dio e a Mammona. Liber Liber e le opere di Mussolini da una parte e il radiantismo dall’altra.

E così addio, amico mio.

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