Naturalmente un libro assassino. E naturalmente una cinica dispensatrice seriale di morte.E poi, come sempre, un processo penale, una parodia, alcuni aspetti paradossali e grotteschi, una confessione in prima persona, la critica nei confronti dell’editoria tradizionale e dei suoi adepti e un uomo che muore nella più totale indifferenza della moglie scrittrice. L’ultimo esperimento narrativo di Valerio Di Stefano.