Non passa lo straniero!

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E’ la prima volta che in Italia viene previsto un reato che punisce una persona per quello che è e non per quello che fa.

Si è clandestini come si può essere menomati, zoppi, miopi, toscani, abruzzesi, svedesi, cattolici o pederasti.

La clandestinità è una condizione individuale, non è un gesto che un individuo compie nei confronti della società e che, di per sé le arreca un danno.

E’ come dire che uno per il solo fatto di essere scemo deve essere allontanato dal Paese. Di più, deve essere processato (il Tribunale dei Ministri avrebbe un bel da fare).

Invece tutto questo accade, e accade perché questa gente con gli occhialini e i baffetti che va a Napoli a strafogarsi di sfogliatelle e babà al rum non sa distinguere tra le zioni e le persone, e invece di perseguire i reati per quelli che sono,  non trova nulla di meglio che far intasare le Procure per procesarli tutti, uno a uno.

E siccome in Italia nessuno è colpevole fino a sentenza definitiva passata in giudicato, dei clandestini questi signori si "libereranno" solo quando il loro processo andrà  in Cassazione. Salvo quelli veramente poveracci o veramente onesti (che poi è la stessa cosa) che patteggeranno pochi mesi,  se ne andranno con  una fedina penale solo apparentemente immacolata, e che saranno le prime vittime della falce leghista e del martello implacabile di questa destra al Governo.

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