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E allora salutiamo anche i 70 anni di Milva, interprete grintosa, dal repertorio variegato come un pirottino all’amarena, che passa da Brecht e Kurt Weil a Astor Piazzolla, dal mare nel cassetto al "Soldato Nencini" di Enzo Iannacci, passando per l’Alexanderplatz.
Il disco di vinile che ho in camera (l’unico, prima del trasferimento definitivo in Abruzzo della mia discoteca vinilica livornese) è "La rossa", del 1981. Mischia teatro, ironia e doti canore, come se fosse poco.
E che la Rossa (quella vera! -nota per i Lys-) ci regali ancora l’allegria. Del disco di dieci anni fa.
E la mail di auguri a Milva non l’hai mandata? E’ capace che invece di un telegramma ti spediva un cd autografato