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Michele Santoro e la Rai si sono separati consensualmente.
Con sette voti a favore e due astenuti (nota bene, nessun contrario), se ne va "Anno Zero". Il giornalista resterà per altri due anni in azienda, fino alla scadenza naturale del contratto, poi, verosimilmente, via dai coglioni anche lui.
E’ una chiara epurazione. Consensuale, però… (1)
(1) cfr. "Maria m’ha lasciato ma l’ho deciso io", in Madonna che silenzio c’è stasera, di Francesco Nuti.
Ma quale epurazione. E’ Santoro (o sant’oro?) che vuole più vaini. Come dipendente RAI è limitato a una certa cifra, come libero professionista a partita iva chiede cosa ni pare. Intanto vi ciancia dell’epurazione e vi fa credere che è colpa di abberlusconi, e voi abboccate come lucci :)
Mi spiace che tu non regga nemmeno il semolino. E’ chiaro che parlare di “epurazione consensuale” è un controsenso, un ossimoro con intento satirico, soprattutto per caratterizzare Santoro come quello che è. Sai, dai “servitori dello Stato” ai “servi del potere” il passo è breve. Un te la piglià’!
Girale poino le frittate, che stavolta Santoro t’ha menato ben ben per il naso pure a ttia :)
sa30a