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“Il carcere per i giornalisti è una pena detentiva sicuramente congrua per chi viola norme così importanti sulle intercettazioni”
“Io voglio sanzioni più forti rispetto a quelle prospettate ora. Una regola, se non prevede una sanzione, non viene rispettata perché non è intesa come regola. Chi pubblica atti coperti dal segreto investigativo o istruttorio fa un doppio danno: uno alla persona interessata della quale si mettono in piazza cose che non vanno messe in piazza, un altro all’indagine che molte volte è vanificata dalla pubblicazione di atti riservati. E’ un comportamento grave e il giornalista onesto non si deve porre il problema che la sanzione sia seria e grave. Una pena detentiva è sicuramente congrua per chi viola norme così importanti”.
“Io voglio sanzioni più forti rispetto a quelle prospettate ora. Una regola, se non prevede una sanzione, non viene rispettata perché non è intesa come regola. Chi pubblica atti coperti dal segreto investigativo o istruttorio fa un doppio danno: uno alla persona interessata della quale si mettono in piazza cose che non vanno messe in piazza, un altro all’indagine che molte volte è vanificata dalla pubblicazione di atti riservati. E’ un comportamento grave e il giornalista onesto non si deve porre il problema che la sanzione sia seria e grave. Una pena detentiva è sicuramente congrua per chi viola norme così importanti”.