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Alla fine se la sono cavata con cinque giorni di sospensione.
Chissà se ci sarà l’obbligo di frequenza per i parlamentari del Movimento 5 Stelle che si sono resi responsabili di aver dormito una notte sul tetto di Montecitorio e di aver affisso uno striscione che riportava la scritta “La Costituzione è di tutti”.
Sono cose gravi, anzi, come diceva la Preside, di “eccezionale gravità”. In effetti non si può che darle ragione. Dire che la Costituzione è di tutti è una affermazione inconcepibile e dormire è una attività altamente eversiva.
Cinque giorni, dunque, e nemmeno con la possibilità di convertire, a scelta dell’alunno, la sospensione dalle lezioni in una attività di utilità sociale per l’aula.
La grave azione influirà pesantemente sul voto di condotta finale. Gli alunni dovranno impegnarsi di più e per ottenere la sospirata promozione dovranno scrivere cento volte sulla lavagna la frase “La Costituzione non è più di nessuno“.