L’umanita’ vera di postcrossing.com

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Vi avevo già parlato tempo fa di postcrossing.com.

Lo rifaccio oggi perché mi sembra l’unico social network che vale la pena di essere frequentato. E’ un posto in cui la gente si scambia cartoline. Cartoline illustrate, tutto qui.

Ci si iscrive e il sistema sceglie a caso cinque destinatari, sparsi per il pianeta, a cui si può inviare una cartolina ciascuno. Bisogna ricordarsi di segnalare sulla cartolina un numero di codice, che il destinatario, a sua volta, inserirà nell’account del sito. A quel punto a nostra volta riceveremo una cartolina da un altro utente random. Se tutto va bene si ricevono tante cartoline quante ne sono state spedite. Se no ci si rimette qualche francobollo.

E’ assolutamente geniale e inutile allo stesso tempo. Da quando mi iscrissi, nel 2009, dopo una pausa piuttosto lunga, sono tornato ad occuparmi attivamente della cosa e mi sto sputtanando dalle risate. Non ha nulla a che vedere con Facebook (cosa di cui c’è solo di che ringraziare il Padreterno), eppure lì dentro c’è gente che si mette in discussione veramente e che non ha nessuna paura di mettere il proprio nome, cognome e indirizzo su un sito web per farsi inviare cartoline dagli sconosciuti.

E c’è veramente gente di tutti i tipi. C’è il vecchietto del Texas che non fa altro dalla mattina alla sera (pensate che bello, un vecchietto che può coniugare il web con la posta tradizionale!), c’è la massaia polacca che mette sulla foto del profilo una sua polaroid in versione spiaggia, senza paura di far vedere le trippe che le fuoriescono dal costume intero (su Facebook una cosa del genere porterebbe a un dràstico calo dei contatti, si sa, lì solo strafighe…), c’è il figone ucraino, ci sono degli studenti giapponesi che sanno come si comunica con carta e francobolli, c’è la mamma di San Francisco che aspetta il postino dopo aver portato i figli allo scuolabus, c’è veramente un coacervo di umanità vera e non artefatta che si contatta con una cartolina e che ha solo quell’interesse nei confronti del prossimo, per cui non ha nessuna voglia di litigare per un commento.

Tutto quello che ho rischiato, a parte la faccia incredula del postino che non ci capisce più un cavolo, è che qualcuno mi abbia scritto "Grazie per la cartolina, buona vita". Che con i social network che ci sono in giro non mi sembra una conquista da poco.


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