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Che se ne sarebbe andato, Lorin Maazel probabilmente aveva cominciato ad avvertirlo da qualche giorno, almeno da quando è stato costretto (o si è autocostretto) a rinunciare a tutti gli impegni, con un fisico indebolito ma con una mente vulcanica traboccante lava artistica e ingegno musicale.
Talento precocissimo, quasi mozartiano, Maazel ha diretto per lunghissimo tempo quel gruppo marmoreo che sono i Wiener Philarmoniker, scolpendoli fino alla perfezione mai intrisa di seriosità, ma sempre permeata di quel giocherellare con la materia musicale senza mai prendersi sul serio.
Quando poi riusciremo a capire la portata di simili perdite, magari ci sentiremo anche un po’ migliori.