L’Italia dei Valori (ennesima non opposizione) e il disastro di www.italiadeivalori.be

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Va bene, ho votato "Italia dei Valori" alle ultime elezioni europee e questo non è un mistero per nessuno.

La prossima volta annullerò la scheda. O, semplicemente non andrò a votare.

Perché non posso credere che questa "unica opposizione" sia talmente credulona da pensare che il problema della pubblicazione delle intercettazioni si possa risolvere semplicemente con l’acquisto di domini e spazi web all’estero, come se l’azione del pubblicare dall’Italia e, quindi, di "spedire" dei contenuti oltre frontiera non fosse già di per sé l’illecito che la legge vuol far passare nel nostro sistema giuridico.

Non ci posso credere invece devo arrendermi.

Devo arrendermi all’evidenza che questa gente tutta internet e informazione cada miserevolmente su un concetto così semplice come quello che prevede che se risiedi all’estero e sei all’estero mentre pubblichi una intercettazione sul tuo sito estero, la cosa è legale, mentre se produci un contenuto in Italia e sei il responsabile italiano di un dominio detenuto all’estero (sì, carcerato) rispondi alla legge italiana lo stesso. Come glielo andiamo a spiegare che se si compra un dominio, ad esempio, .cn (Cina) poi non è detto che quel server sia residente per forza in Cina, anzi, magari si trova negli Stati Uniti e che se immetti in rete dei contenuti dall’Italia che vìolino le leggi statunitensi poi ti fanno un culo così?

Nulla da fare. Hanno comprato il dominio

http://www.italiadeivalori.be

No, dico, in Belgio, vi rendete conto?? Ci sono migliaia di estensioni in Internet, ma proprio il Belgio… Transeat!

Come se non bastasse, su www.antoniodipietro.it si legge testualmente:

"Inoltre, quando verremo a conoscenza di queste intercettazioni, le faremo leggere in Parlamento dai nostri deputati e senatori, in modo tale che abbiano validità di atto pubblico e possano così essere diffuse sul web."

Cioè, fatemi capire… quando venite a conoscenza di intercettazioni (cioè di un atto pubblico, pubblicamente disponibile alle parti in causa) le leggerete in auta a Montecitorio e a Palazzo Madama perché così poi diventano pubbliche (un atto pubblico che diventa pubblico) e la gente può poi pubblicarle anche se erano già pubbliche prima??

Cazzo, è roba da non credersi.

Da quando mi insegnavano gli insiemi alle elementari ho sempre saputo che se A appartiene a B e B appartiene a C allora A appartiene a C. E B che cazzo c’entra?

Se un documento è pubblico all’origine (A) sarà pubblico anche nel suo uso finale (C).

Ma se il docomento è pubblico ma non pubblicabile (A) non lo sarà nemmeno l’uso finale (C).

E secondo voi dopo la "purificazione" della lettura in aula (come si leggeva la Bibbia nelle sinagoghe) blogger, giornalisti, radio e tv potranno pubblicarle a loro volta liberamente? Ma neanche per sogno. Il blogger si vede arrivare la finanza in casa e chiude per soggiorno obbligato a Sing-Sing, una bella abbronzaturina a scacchi e viandare.

L’ennesima non opposizione si è mossa.

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