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Ecco, per favore, ora ditemi voi che gusto ci trova un quotidiano come “Libero” nel postare un sondaggio d’opinione tra i suoi lettori, o comunque tra tutti coloro che, a qualunque titolo, trovano diletto nel cliccare tra le sue pagine anche le più futili provocazioni, che chieda se Luca Abbà, il giovane 37enne No TAV rimasto folgorato e successivamente caduto da un traliccio della corrente elettrica, se la sia andata a cercare o meno. Anzi, di più, se se la sia meritata.
Ora, cercate di capirmi, non me ne frega niente se questo ragazzo sia un No-TAV o no. E’ salito su un traliccio per protestare, ha beccato i cavi della corrente elettrica e ora è in condizioni disperate per quello che ne è seguito. Cazzo, è una tragedia.
Ma secondo voi la gente se le va a cercare le tragedie? Col lanternino??
E c’è gente che risponde pure: “sì, se l’è cercata!!!” Perché vedrai che se non fosse stato un No-TAV e fosse stato a favore della faraonica opera che servirà a un bel nulla, probabilmente non avrebbe avuto voglia di protestare, se non avendo voglia di protestare non avrebbe avuto nemmeno l’istinto di andare su un traliccio, e se non andando sul traliccio non si sarebbe arrostito con l’alta tensione, e non avendo presop la scossa probabilmente non sarebbe caduto e non sarebbe in coma farmacologico, anzi, probabilmente se si fosse fatto i fatti suoi adesso sarebbe con i suoi cari a godere dell’esproprio dei terreni per farci passare in mezzo un treno di quindici anni fa.
Sono sillogismi che non servono più a nessuno. E’ un modo di fare giornalismo su Internet che fa ormai ribrezzo. O magari “anche no”.
Il sondaggio è esecrabile: tutta questa banda sprecata per una selezione darwiniana andata a buon fine, non la capisco proprio.