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Come sempre mi dichiaro devoto al sempiterno lettore Guareschi Antenore (o Papanti Pilade, ora non me lo ricordo), per avermi inviato, durante la sua permanenza in terra lusitana, una variegata iconografia di cartoline che costituiscono repertorio imprescindibile per l’opera di divulgazione dell’estetica del bello tra i lettori più attenti.
E’ il caso di questa pregiata icona, dal titolo originale "Ciavresti mica dumila euri da prestàmmi, no eh??"
Non c’è che da ribadire le imperiture gratie al Guareschi e alla di lui legittima, la quale si è pur tuttavia schifata di firmare la portoghese finezza.
E’ il caso di questa pregiata icona, dal titolo originale "Ciavresti mica dumila euri da prestàmmi, no eh??"
Non c’è che da ribadire le imperiture gratie al Guareschi e alla di lui legittima, la quale si è pur tuttavia schifata di firmare la portoghese finezza.