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L’incommensurabile lettore Baneschi Raniero, – qui rappresentato in una sua recente istantanea – che in vacanza a Lisbona assieme alla sua Druda (che lo sopporta pazientemente e lo randella giustamente con mazzuolate bene assestate su quella testaccia dura), durante il riposo dal lavoro (lavoro? Ma di che) trova il tempo, beato lui, per leggere Sciascia, e mi invia questo estratto che mi prega di pubblicare, cosa che fo’ di buon grado, non prima di aver rifiutato la pubblicazione della seconda citazione (non di Sciascia) inviata dal Baneschi, che ho già pubblicato tempo fa e di cui lui non si è minimamente accorto, particolare, questo, che mi fa guardare con particolare sussiego e distacco alla sua presunta attenzione alle sorti del blog.
Don Ferdinando Trupia salta su dal divano – ho settant’anni, ma una bella donna la sento da qui alla chiesa del Carmine; voi voglio vedere quando avrete la mia età. I giovani protestano – ma noi in generale parliamo, sappiamo quello che lei è ancora capace di fare. Sì – dice don Ferdinando – son capace di fare cose da pazzi, con una donna.
L’altro giorno a Palermo, sapete che mi disse una donna? Tu meglio di un giovane di vent’anni sei, mi disse, non è una cosa normale, dovresti andare da Coppola (Coppola è il primario della clinica psichiatrica universitaria). Da Coppola, capite? Pare anche a me che non è una cosa normale, proprio voglio andarci, i nervi sono.
(Leonardo Sciascia, Le parrocchie di Regalpetra)
Don Ferdinando Trupia salta su dal divano – ho settant’anni, ma una bella donna la sento da qui alla chiesa del Carmine; voi voglio vedere quando avrete la mia età. I giovani protestano – ma noi in generale parliamo, sappiamo quello che lei è ancora capace di fare. Sì – dice don Ferdinando – son capace di fare cose da pazzi, con una donna.
L’altro giorno a Palermo, sapete che mi disse una donna? Tu meglio di un giovane di vent’anni sei, mi disse, non è una cosa normale, dovresti andare da Coppola (Coppola è il primario della clinica psichiatrica universitaria). Da Coppola, capite? Pare anche a me che non è una cosa normale, proprio voglio andarci, i nervi sono.
(Leonardo Sciascia, Le parrocchie di Regalpetra)