Le Elezioni Europee e il Veneto

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Gaber che diceva "chissà perché non piove mai, quando ci sono le elezioni…" lo cito ad ogni tornata, politica, amministrativa o europea che sia. Perché è vero.

Non solo non piove, ma c’è un’aria umida, pesante e calda che ti si appiccica addosso e non ti molla. Come Berlusconi.

L’umidità e Berlusconi sono i veri vincitori e trionfatori annunciati di queste europee.

In Veneto hanno addirittura deciso di fare il derby con la Lega per vedere chi vince, è come se mio padre e mia madre si mettessero a giocare a carte scommettendo i soldi del loro conto in comune. E’ la tradizionale e labronica distrinzione ra il piscio e l’orina, quella che da Rovigo a Belluno e da Venezia a Verona viene spacciata come una vera e propria competizione. Come dire se sia meglio il baccalà alla vicentina o i bìgoli di Bassano, il prosecco di Valdobbiadene o il Merlot, se si debba dire "carèga" o "cadrèga", se sia migliore Goldoni o Mario Rigoni-Stern.

Personalmente tifo per il Baccalà alla Vicentina, il Merlot (che mi è simpatico) e Mario Rigoni-Stern, ma che cosa cambia?

Nulla. E allora teniamoci pure quest’appicicaticcio fastidioso che profuma di Noemi, che sa di trionfo di culi nudi pubblicati da "El País", che ci regala la faccia allegra e sorridente dell’Avvocato Ghidini, il viso pacioso e sornione di quella coscienza autenticamente democratica di Calderoli, che odora di carburante di voli di stato e che suggellerà nuovamente la vittoria del peggior Presidente del Consiglio sulla peggiore opposizione mai vista.

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