Le colpe di Santoro e di chi sputa sulla Croce Rossa
Michele Santoro è una di quelle persone che hanno un solo difetto, quello dell’incommensurabile antipatia personale.
Ma Santoro ha condotto una trasmissione giornalisticamente ineccepibile, dando voce non a un malcontento e a un mugugno® (già, mugugnare a lungo sembra essere una delle cose migliori che ci riescono in questi ultimi tempi) generalizzati, ma a fatti specifici, accuse dirette e precise che non possono non trovare una risposta.
E non possono nemmeno essere condannate di faziosità, o della antica saggezza (saggezza??) dei detti popolari, secondo cui non si può sputare sulla Croce Rossa (o rubare le caramelle a un bambino).
Non si può sputare sulla Croce Rossa? E chi l’ha detto??
Si può e si deve non sputare sull’impegno dei volontari che vengono mandati alla deriva e senza alcun supporto fisico o psicologico (chi dà da mangiare ai volontari? chi li assiste psicologicamente se qualcuno di loro -come è possibile e normale che sia- crolla davanti alla vista di tanto dolore?), ma si possono e si debbono denunciare le incongruenze e le incompetenze di chi muove la macchina del sistema.
Non è più possibile dire che se le cose vanno bene è per merito della Protezione Civile e dello Stato che è presente e che lavora alacremente e se le cose vanno male la colpa non è di nessuno.
Il direttore generale RAI Mauro Masi ha deciso che Santoro dovrà “attivare i necessari e doverosi riequilibri informativi specificatamente in ordine ai servizi andati in onda dall’Abruzzo”. Vauro intanto è sospeso precauzionalmente per la prossima puntata in attesa di una decisione definitiva perché la sua vignetta sull’aumento delle cubature dei cimiteri (http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/politica/vignette-vauro-annozero/6.html) è stata ritenuta “gravemente lesiva dei sentimenti di pietà dei defunti e in contrasto con i doveri e la missione del servizio pubblico”.
Poco fa a “la vita in diretta” c’era l’esclusiva (per cui suppongo abbiano pagato dei soldi) del battesimo del figlio di Carmen Di Pietro. In studio tante mamme famose discutevano delle loro esperienze durante i battesimi dei figli e del fatto che i mariti le aiutavano o meno a cambiare i pannolini. Sarà questa la missione del servizio pubblico?