La vita per 10 euro

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10 schifosi euro.

La vita di una persona vale tanto, e forse nemmeno quello.

Non vuoi “dare il carrello” al supermercato (la moneta che libera il carrello per fare la spesa) a degli zingari che si sono messi lì apposta per chiederlo a chi passa.

Ti circondano. Nessuno si accorge di nulla perché è un accerchiamento discreto, quasi invisibile, ma tu non hai la possibilità di scappare. Sono in quattro o cinque, comprese un paio di donne.

Uno tira fuori una lama. Un coltello, un temperino, un taglierino. O che so io… “Dammi 10 euro!” E tu sei lì che pensi che non è possibile, che la tua vita non può valere 10 euro, di carta, pidocchiosi, che meno male che li hai, perché pensa un po’ te se avevi una banconota da 20, cosa fai, gli dici “Sì, dammi il resto??”

E pensi che gli daresti tutto, 10 euro, il portafogli, il cellulare, la patente, i documenti, la carta di credito, il bancomat, la tessera del cinema e che vada a morire ammazzato lui e tutta la sua stramaledetta progenie, poi poensi che no, non puoi essere così xenofobo e razzista, però intanto tutto questo sta capitando a te, davvero, nemmeno per caso, solo perché sei andato a fare la spesa al discount…

2 pensieri riguardo “La vita per 10 euro

  1. Carlo

    Cioe’ fammi capire sta cosa e’ successa davvero??
    Dove e’ successo?

  2. Kauterio

    A me spiace per quello che è successo, ma spiace anche quando l’ideologia trionfa sulla realtà.
    Purtroppo sono esponenti di una sub-cultura fatta di furti, espedienti e prevaricazioni. Accettarlo non è xenofobia o razzismo: è pragmatismo.

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