La sfiducia per il ministro Bondi: Fini accusato di “imparzialita'” (eh…)

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Io non lo so perché ogni volta che voglio dare torto pubblicamente a Gianfranco Fini, poi finisco sempre col difenderlo.

Si vede che sto invecchiando e che le sinapsi cerebrali non mi corrispondono più, che volete che vi dica, fatto sta che per liberarsi definitivamente della presenza di Fini basterebbe ricordare il suo passato di delfino di Almirante e la firma congiunta messa in calce alla legge sull’immigrazione stilata assieme a quella persona calma e riflessiva che è Umberto Bossi, il fallimento della mozione di sfiducia nei confronti di Berlusconi di due giorni fa, altro che ricostruirsi una verginità istituzionale.

Invece no. Invece leggo su Liquida.it (che non ho mai capito bene che cosa sia, fatto sta che spesso mi linka dei post e mi fa salire gli accessi sul blog, bontà sua, io non ho chiesto nulla a Lorsignori, beninteso…) che Fini, da presidente della Camera, sarebbe stato accusato da Bondi (nei confronti del quale è stata calendarizzata una mozione di sfiducia) di essere imparziale.

Proprio così. O hanno clamorosamente cannato quelli di Liquida.it (che avrebbero, in questo caso, dovuto scrivere "parziale") oppure stiamo andando tutti a carte quarantotto, ce ne accorgiamo e la cosa ci piace anche un po’.

Santo cielo, cosa dovrebbe fare Fini o qualunque Presidente della Camera, essere parziale e di parte? Sono certissimo che Fini lo sia, ma il fatto che per un organo di informazione l’imparzialità divenga motivo di forte critica da parte di un ministro mi lascia scettico e anche un tantino disturbato a livello gastro-enterico, come dopo aver visto una delle sue improponibili cravatte color rosa confettino.

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