La morte del militare Pietro Taurino
Il militare Pietro Taurino è deceduto alle 19 di mercoledì, dopo che nella stessa giornata era stata stabilita la morte cerebrale, intorno alle ore 12. Era stato colpito da trombosi cerebrale lunedì scorso. Gli era stato somministrato il vaccino Astrazeneca 11 giorni prima.
La Procura della Repubblica ha nominato un team di tre esperti per dare una prima risposta al dubbio sussistente tra la vaccinazione e l’evento morte.
Il militare aveva 50 anni. Lascia la moglie e i figli. L’esame autoptico è stato effettuato nella giornata di ieri. Se ne attendono gli esiti ufficiali e definitivi.
Troppe causalità e coincidenze che mi lasciano profondamente perplessa e sconcertata.
Non ritengo giusto “ imporre” i vaccini per categorie in uno Stato che dovrebbe essere di diritto e democratico.
Dicono che i benefici siano superiori ai rischi ma, trovo assurdo che per tutelarsi da un ipotetico rischio se ne debba affrontare uno molto più grave.
Il caos, le incertezze e l’approssimazione continuano ad imperversare e noi, inermi spettatori, siamo le pedine di una scacchiera magica.
CHE DESOLAZIONE!!!
Argomento di grande attualità e tristezza per come si è evoluta la tragica situazione.
È evidente che in questo periodo ci sono troppe strane casualità tra somministrazione del vaccino AstraZeneca ed eventi nefasti e letali.
Parlare di caso mi lascia molto perplessa e tantomeno accetto che gli effetti positivi giustifichino i rischi.
Rischio , per capirci, significa mettere a repentaglio una “ vita umana” e la vita è un bene prezioso la cui tutela è sancita dai principi della Costituzione oltre che da quelli divini.
Io non ci sto e ritengo che TUTTI i cittadini dovrebbero avere gli stessi diritti oltre che doveri quindi non si possono scegliere le categorie a cui somministrare un vaccino più rischioso .