La lettera di un lettore a repubblica.it

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Il nostro lettore Busdragi Adelio, di professione Kauterio, segno zodiacale degli zerri sotto il pesto, mi scrive, di domenica mattina, riferendomi di aver scritto una lettera alla redazione di Repubblica.it.

Dato che, probabilmente, teme, o, meglio, presente che non gliela pubblicheranno, a causa del contenuto fortemente critico della lettera essa stessa medesima, mi prega di pubblicarla sul blog, cosa che faccio immediatamente, anche se nel leggerne il contenuto ho avuto io stesso un bel po’ di perplessità e anche qualche contrazione dei muscoli dello stomaco.

Al buon Busdraghi Adelio di cui sopra, mi preme assai far notare un paio di cose:

a) fonti di informazione come "TGcom" e "Il Giornale" (diretto da Feltri, con rispetto parlando) non mi sembrano di particolare pregio o autorevolezza, considerate anche le stercofigure del suddetto Feltri, e quelle non meno fecalomacee del padrone del siccitato "TGcom";
b) l’essersi rivolto a un quotidiano come Repubblica, sia pure nella versione on line, è un gesto che nobilita il suo vieppiù spregevole animo, perché ha cercato di porsi su un piano di parità interlocutoria e di scambio di opinioni, cosa che in altri paesi verrebbe chiamata "Democrazia" ma, si sa, noi siamo in leggera controtendenza. Non pretenderà mica che solo per questo la sua lettera venga pubblicata da "Repubblica", vero?? Voglio dire, "Repubblica" è un giornale DAVVERO di regime, vicino al Partito Democratico che è AUTENTICAMENTE il partito che appoggia delicatamente Berlusconi. Ora va bene essere falsamente democratici, ma te, caro Busdraghi Adelio, pretendi un po’ troppo, caro il nostro gagarone;
c) E poi le lettere ai giornali si firmano con nome e cognome, cazzo, cosa vuol dire "un lettore di repubblica.it"? C’è gente che nell’esprimere le proprie opinioni ci mette la faccia tutti i giorni, mi sembra una cosa buona e giusta;
d) "sì" affermativo si scrive con l’accento, ma tanto quelli di "Repubblica" non lo sanno nemmeno loro.

Io, comunque, caro Busdraghi Adelio, la lettera te la pubblico, poi dinne male…



Gentilissima redazione di repubblica.it,

vogliate recepire la presente come protesta verso la vostra linea editoriale e l’"oscuramento selettivo" delle notizie e dei personaggi che non cantano intonati col coro.

Sono rimasto già molto perplesso dal fatto che le critiche pesanti rivolte dal "Capitano Ultimo" (l’ufficiale dei Carabinieri che arrestò Totò Riina) alla trasmissione "Annozero" di Santoro siano state completamente glissate da voi e all’atto pratico oscurate e non riportate. E’ un fatto di cronaca gravissimo, ed altrettanto grave ea mio avviso inaccettabile è la vostra omissione nel riportare la notizia. Per quanto capisca che Santoro e la sua linea editoriale e politica si sposino perfettamente con la vostra, sarebbe stato un omaggio alla libertà di parola e di espressione che tanto vi vantate di tutelare (a parole) riportare le pesante critiche di un PROFESSIONISTA della lotta alla mafia.

Resto ancora più sconcertato dal fatto che la notizia che ad Ultimo è stata revocata la scorta sia stata da voi completamente IGNORATA. La riporta tgcom

http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo462650.shtml

e perfino il giornale

http://www.ilgiornale.it/interni/il_capitano_ultimo_annozero_e_sue_star_migli…

ma voi ve ne guardate bene, a quanto pare.

Il messaggio è chiaro: "si, sarai anche un bersaglio della mafia, un servo dello Stato, ma provati a toccare Santoro e noi ti lasciamo morire nel silenzio". E’ un messaggio vergognoso. E’ un messaggio che ha del fazioso, ed è un messaggio tipico del modo di pensare che Ultimo ha combattuto fino a quando gli è stato permesso di farlo.

Sono scandalizzato e amareggiato dal vostro comportamento. Da chi si proclama a gran voce paladino della libertà di stampa e di espressione, da chi dovrebbe difenderci dallo strapotere mediatico di Berlusconi, magari nel frattempo accusandolo perfino di collusione con la mafia, mi aspetterei un comportamento più corretto, trasparente, professionale, etico e DEGNO.  
Mi aspetterei che fatti e notizie non venissero oscurati solo perchè "toccano" Santoro e Travaglio e si permettono di criticarli.
La stampa del Ventennio oscurava le notizie di chi criticava i paladini del regime: da voi mi sarei aspettato un comportamento ben diverso.

Spero in una vostra risposta, ma soprattutto in una rettifica di quella che è una situazione veramente incresciosa.

Buona giornata,

un lettore di repubblica.it

Un pensiero riguardo “La lettera di un lettore a repubblica.it

  1. Kauterio

    de’, l’ho mandata si’ cor nome e cognome, la mia mail lo fa apparire, sai?

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