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Giancarlo Loquenzi è il giornalista che questa settimana cura "Prima pagina", la rassegna stampa di Radio Tre.
Ieri è stato a Frascati a presentare un incontro con Antonio Palmieri che è il responsabile Internet del PDL e che parla della politica ai tempi del Web 2.0.
Mi sono detto: sentiamo cosa dice. O meglio, mi sono detto "chissà che contenuti mirabolanti avrà da comunicare costui". Però scrivere "chissà cosa avrà da dire?" è più politically correct.
Il punto di vista di Palmieri, sostanzialmente, si basa sul concetto che Internet è relazione e, quindi, esserci è obbligatorio. Soprattutto su Facebook. Fa una sorta di sondaggio per chiedere ai politicanti e al pubblico presente quanti abbiano un profilo su Facebook, e chiosa con un giovannèo "Date una carezza al vostro computer".
Dice cose sostanzialmente banali, ma soprattutto che l’esserci in internet, ma soprattutto su facebook, è imprescindibile. Se non ci sei non esisti. Non solo come politico, evidentemente, anche come persona. E’ roba agghiacciante.
Ma è la visione berlusconiana della rete, quella della presenza a tutti i costi, quella dello show obbligatorio, quella dell’aggiornamento a Facebook tutte le mattine.
E’ il must del momento. Il popolo della libertà è su facebook. probabilmente anche la vostra ultima richiesta di amicizia ha votato Berlusconi.
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