Apprendo da diretta e altolocatissima fonte (altolocata sì, ma anche un gocciolino stitica) che è in via di pubblicazione il secondo titolo del Maestro Federico Maria Sardelli, per i tipi di Sellerio.
Invidioso e vieppiù astioso per le abilità del Sommo, gli ho dedicato codesto Carme, che Egli pare aver apprezzato oltre misura. Son soddisfazioni anche per chi passa il tempo a scrivere i blògghi e a distribuir carrettate di cultura!
RECITATIVO
“Vanne ognor lieto e gàrrulo
che vita breve ci diè’ Dio in vera sorte,
ma tàstati i coglion, ché ci fur porte
le gioie degli onor, che in culo a morte,
ci fan squillar le trombe ognidì.
ARIA SUL MOTIVO DI “SOLDATIN CHE LA PESTASTI”
Ma se volessi avventurarti sul sentiero
che va da Piazza Attias a Muntinero
ricorda un’Ave, un Gloria e una Regina
alla pietosa e consolante madonnina.
E bevi l’acqua santa, che fa bòno,
sciàcquati le budella col perdono
di chi bestemmi insieme ai santi, e vedi
quanti raudi fischion le tiri a’ piedi”
(dal dialogo tra VALERIO e FEDERICO, dall'”Adelaide in Calore” di Antonio Salieri, Atto II, Scena III)