Il megafono della sciura Mastella

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La sciura Lonardo maritata Mastella è uscita dagli arresti domiciliari. Siccome, però, le hanno dato l’obbligo di dimora (che, in pratica, vuol dire che devi soltanto abitare dove ti dicono loro, ma per il resto sei libero di fare quello che vuoi), allora ha improvvisato una protesta per lamentarsi del suo esilio, per dire al mondo che ha ricevuto tante e tante e-mail di solidarietà e che tutti (ma proprio tutti) si interrogano sul senso di questa misura cautelare.Ho sempre pensato che quando i processi si fanno sommariamente in piazza e col megafono si è inevitabilmente colpevoli.

Ma non colpevoli del reato che viene eventualmente ascritto (anche se molte volte le due cose coincidono), colpevoli piuttosto di portare un procedimento penale in una sede che non è la sua.

La sciura Mastella non deve spiegarlo alla gente se si sente in esilio o libera, se ha ricevuto tante e-mail o una vagonata di spamming, deve spiegare ai giudici cosa ha fatto e cosa non ha fatto e perché.
Ha tre gradi di giudizio per difendersi e non sarà certo il Tribunale del Popolo di Ceppaloni ad assolverla o a condannarla.

Per fortuna.

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