Il fenomeno Paolo Attivissimo

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Ho sempre considerato Paolo Attivissimo un vero fenomeno.

Secondo quanto riportato dal Vocabolario Treccani:

“3. fig. a. fam. Cosa o persona singolare, fuori del comune, che desta meraviglia per qualità eccezionali: la tua faccia tosta è un f.; nella matematica è veramente un f.; ha un cavallo da corsa che è un f.; in frasi esclamative, tipo strano, curioso, bizzarro: sai che sei un f.!; che fenomeno!”

La sua fenomenicità (o fenomenologia, che dir si voglia), consiste, essenzialmente, nel trasformare eventi del tutto normali e quotidiani in vera e propria notizia. Di farne, cioè, oggetto di interesse per la pubblica opinione. E, conseguentemente, di assurgere egli stesso al ruolo di personaggio “pubblico”.

Ha la passione per lo spazio e le imprese nel cosmo? E’ una notizia. Ha una famiglia, una moglie, dei figli, dei gatti? E’ una notizia. E’ afono e soffre di una patologia non grave e transitoria all’apparato respiratorio? E’ una notizia. Si compra una Tesla usata? E’ una notizia. Fa il traduttore? E’ una notizia. Vuole andare in mongolfiera? Vede i morti? E’ una notizia. E così via.

E’ l’unica persona di cui io abbia contezza per la quale Wikipedia abbia inventato il titolo di studio “Diploma in lingue”, quando si tratta di una “maturità linguistica”.

Paolo Attivissimo fa, insomma, in tutto o in parte, quello che molte altre persone fanno. Solo che se una Tesla usata se la compra una persona comune nessuno se la fila (la persona, e, a volte, anche la Tesla). Se se la compra lui, tutto il mondo deve sapere.

Ha una forte, anzi, incrollabile fiducia nella tecnologia. Che, evidentemente, utilizza solo lui.

Recentemente ha twittato il fatto che, trovandosi “oltreoceano” a Cocoa Beach, Port Canaveral, ha potuto aggiornare il software della sua Tesla, parcheggiata a 7800 km. di distanza. Un evento, evidentemente. Che può fare solo lui e che càpita solo a lui.

Gli ha risposto un simpatico buontempone dicendogli che lui ha perfino pagato un bollettino mentre era seduto sulla tazza del cesso.

Divertente davvero. E vero, tremendamente vero.

Perché tutti ci muoviamo, ci spostiamo, se non per piacere almeno per lavoro o per interessi personali. Mandiamo un bacio ai nostri figli da New York via WhatsApp o Telegram, scriviamo le e-mail dall’aereo mentre sorvoliamo la Cornovaglia, salutiamo la morosa a 500 km. di distanza mediante in sistema VoIP, ordiniamo del software per il nostro PC pagandolo con la carta di credito sia che siamo seduti nel salotto di casa nostra, sia che ci troviamo in vacanza a Bangkok. Quando ero in ospedale scrivevo alcuni post per questo blog dal mio telefonino, aggiornando i miei lettori sul mio stato di salute. Mai visto niente del genere? Eppure…

La normalità che diventa notizia. Ecco cosa mi spaventa! Il fatto che il gatto che attraversa l’autostrada possa causare un incidente e che di questo incidente si parli come se fosse più importante del problema della fame nel mondo.

E immagino che siano più di una persona quelli che hanno comprato una Tesla usata. O che fanno un bonifico bancario sul loro conto corrente in Italia mentre si trovano a Parigi, Berlino o Copenhagen. Ma sì, anche da Cocoa Beach, se è del caso.

Eppure, questa persona che fa delle cose del tutto prive di rilevanza mediatica (una maturità linguistica è un dato enciclopedico? Non direi proprio.), va nelle scuole a insegnare ai nostri figli come diventare debunker, ovvero cacciatori di bufale (povere bestie!). Un mestiere che tutti vorremmo veder realizzato nella nostra progenie.

Così è, se vi pare.

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