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Ho cambiato gestore telefonico.
Direte voi che non ve ne frega altro che il giusto, cioè niente, e avete ragione. Per questo non vi dirò neanche quale operatore ho scelto per far proseguire i miei traffici telefonici, né quale era quello precedente. Dirò soltanto che avevo “urgente” bisogno di passare a un piano che avesse minuti illimitati.
Vi dirò solo che appena ho scelto di cambiare gestore mi hanno subito chiesto 25 euro, di cui 10 per la attivazione della scheda SIM e 15 come prima ricarica. Mi hanno anche trasportato 9,02 euro di credito residuo dell’operatore cedente, però mi è arrivata una serie di SMS in cui mi si dice cge mi sono stati addebitati 4,29+7,71 per il costo dell’opzione, più 3 euro per il costo dell’attivazione. In tutto fanno 15 euro. Cioè quelli che avevo speso. Bene. Resterebbero ancora 9,02 euro, ma vado a chiedere il credito residuo ed è misteriosamente a zero. Faccio una ricarica di altri 15 euro e adesso il credito residuo è di 16,73 euro. Risultato: tra credito residuo e ricariche il valore complessivo era di 39,02 euro. Me ne ritrovo meno della metà a fronte di una spesa di solo 15 euro. Inoltre, sul luogo di lavoro, quel gestore non prende neanche mezza tacca (con il precedente almeno ne avevo due).
Mi sento solo.