344 total views, 2 views today
Piero Sansonetti l’ha detta grossa.
“Chi ha scritto la Costituzione? Un gruppo di ex galeotti”. E, facendo seguito a una denuncia di Marco Travaglio che “sottolinea (“giustamente”, scrive Sansonetti) le condanne ricevute da molti socialisti del NO”. Ora, è un peccato per Travaglio (e, di conseguenza, per Sansonetti), che mentre il Sì trionfava, il sindaco di Torino Chiara Appendino, pentastellata, venisse condannata a sei mesi di reclusione per falso ideologico in primo grado.
L’articolo è un’accozzaglia di luoghi comuni, primo fra tutti quello dei socialisti condannati. Non si ricordano o, evidentemente, fanno finta di non ricordarsi, Travaglio e Sansonetti, che lo stesso Beppe Grillo fu radiato dalla RAI per cinque anni, per una battuta sui socialisti (“Ma se sono tutti socialisti a chi rubano?”). La memoria è troppo labile, e la penna troppo svelta a definire “ex galeotti” i nostri padri costituenti. L’amnistia del 48 fu un errore? Non credo proprio.
E allora si scrive, confortati dal supporto del direttore di un giornale politicamente schierato, e che è solo l’ombra di se stesso (io mi abbonai al “Fatto Quotidiano” quando uscì nelle edicole, ed era Direttore Antonio Padellaro).
Tra i nomi dei carcerati e dei condannati, quello di personalità limpide come Alcide De Gasperi (che socialista non era di certo), Giuseppe Saragat, Pietro Nenni e Sandro Pertini (che scrisse a sua madre disconoscendo qualsiasi provvedimento di clemenza richiesto dalla donna a suo favore). Due Presidenti della Repubblica e un Presidente del Consiglio che, durante il fascismo, hanno sacrificato la propria libertà personale e di pensiero in nome della libertà.
E’ un livello giornalistico francamente preoccupante, le povere ossa degli “ex galeotti” che tanto hanno combattuto per garantirci libertà di espressione e di stampa (la stessa libertà che Sansonetti usa per scrivere i suoi interventi) si stanno rivoltando nelle tombe dove queste persone dovrebbero, invece, riposare (“giustamente”) in pace.