Franchi tiratori

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L’Italia dei Valori, dopo il voto alla Camera che dà il via a una delle leggi più orrende e vigliacche della storia della Repubblica, ha protestato in aula espondendo scritte e annunci mortuari sulla fine della libertà di informare e di essere informati.

E’ tutto vero, c’è poco da fare.

Come è vero che il Partito Democratico ha chiesto e ottenuto il ricorso al voto segreto in aula. All’inizio ho pensato che si trattasse di uno di quei rari barlumi di acume politico e trasparenza, nonché di onestà intellettuale che ogni tanto attraversano anche le menti dell’opposizione più inutile d’Europa (è un po’ quello che accade con i fulmini, cadono dove vogliono…), chiedere il voto segreto per costringere i nemici interni di Berlusconi a venire fuori e dimostrare che la maggioranza non ha i numeri in parlamento perché al suo interno c’è gente che rema contro.

Un boomerang implacabile, che ha avuto il solo effetto di evidenziare che, invece, i franchi tiratori erano proprio nel PD e, più in generale, nell’opposizione (quindi, teoricamente e non solo teoricamente, anche nella stessa Italia dei Valori). Ed erano 21, mica pizza e fichi!

21 deputati che hanno tradito il loro mandato di opposizione per votare assieme al governo il diritto di farsi i sacrosanti cazzi propri senza che nessuno possa intervenire se si sta commettendo un reato.

Non che avessimo bisogno di questo dato per capire che il principale alleato di Berlusconi è il Partito Democratico, ma se c’era ancora un minimo dubbio ora ce lo siamo tolto.

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