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Si è appena concluso un colpo di stato in Ecuador, con la liberazione del Presidente Correa che, commosso ed esultante, ha annunciato l’arresto dei poliziotti che hanno miseramente fallito il tentativo della sua destituzione.
La gente non sa nemmeno dove si trovi, l’Ecuador, quale sia la sua capitale, che lingua si parli in quella nazione, cosa sia il quechua e quali siano eventualmente le nazioni confinanti.
Si dànno notizie di una gravità estrema ed allucinante a un’opinione pubblica sbarellata dall’ignoranza, che è da sempre il primo pretesto della presunzione.
"Ah, sì, l’Equatore, quello che taglia in due la terra!"
A parte che la linea dell’Equatore non taglia in due proprio niente, si comunque di una Nazione, non di un parallelo immaginario.
Il mondo va a farsi benedire e noi non sappiamo niente.
La gente non sa nemmeno dove si trovi, l’Ecuador, quale sia la sua capitale, che lingua si parli in quella nazione, cosa sia il quechua e quali siano eventualmente le nazioni confinanti.
Si dànno notizie di una gravità estrema ed allucinante a un’opinione pubblica sbarellata dall’ignoranza, che è da sempre il primo pretesto della presunzione.
"Ah, sì, l’Equatore, quello che taglia in due la terra!"
A parte che la linea dell’Equatore non taglia in due proprio niente, si comunque di una Nazione, non di un parallelo immaginario.
Il mondo va a farsi benedire e noi non sappiamo niente.