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La pagina Facebook di Caterina Simonsen è stata rimossa.
Non ne conosciamo il perché, ma è un duro colpo per tutti quello che stanno con Caterina e ci mettono anche l’hashtag. Come Matteo Renzi, per esempio.
Quali potrebbero essere i motivi di una rimozione della pagina?
– Mah, per esempio che la titolare non ha più voglia di apparire su Facebook considerata l’alta risonanza mediatica della sua vicenda. Ci sono, effettivamente, dei momenti in cui Facebook risulta pesante e greve, figuriamoci il vociare di qualche sciamannato. Ma se è vero che l’interessata ha consegnato le stampe dei deplorevoli messaggi offensivi che le sono stati rivolti alla Polizia Postale perché rimuovere la pagina, proprio adesso che stanno iniziando le indagini e che la presenza di quella pagina potrebbe aiutare l’identificazione di colpevoli ma anche di circostanze dei vari reati. Adesso che è stata tolta cosa possono vedere?
– Oppure la pagina potrebbe essere stata rimossa proprio per ordine dell’Autorità Giudiziaria, in modo da “congelare” le prove. Altra ipotesi possibile ma poco probabile: per congelare le prove contro alcuni presunti diffamatori si sarebbe, in ipotesi, sequestrata una pagina intera, impedendo alla titolare e ai suoi contatti di continuare a esprimere il proprio pensiero e ad interagire tra di loro. E’ come tagliarsi la testa per curare un brufolo.
– Ma la pagina potrebbe essere stata rimossa anche da Facebook. Qui, però, i motivi non li possiamo conoscere. Faccio presente che quella di Caterina era una pagina, non un profilo personale.
Quello che, invece, sì, colpisce, è la tempistica. Ed è quanto meno singolare che la pagina da cui tutto ha avuto inizio due o tre giorni fa sia, oggi, di fatto, irraggiungibile. Comunque la si metta, è un punto a favore degli animalisti. Che è come se vincesssero a tavolino la partita perché l’avversaria smette di giocare o le viene impedito di farlo.
#iostoconvaleriodistefano