Enzo Bianchi allontanato dal Vaticano dalla Comunità di Bose

Quest’omino qui si chiama Enzo Bianchi. E’ un religioso, fondatore, nel 1965 della Comunità di Bose, piuttosto noto all’opinione pubblica perché spesso è ospite o conduttore di trasmissioni televisive o radiofoniche. La Comunità monastica di Bose è stata negli ultimi giorni oggetto di un’ispezione di tre inviati del Papa. L’ispezione avrebbe evidenziato gravi problemi di relazione tra Bianchi e il successore del Priore della Comunità Luciano Manicardi. La decisione del Vaticano è che Enzo Bianchi lasci la sua Comunità, a meno che non si trovi (e non è escluso) un accordo all’ultimo minuto tra lo stesso Bianchi e Manicardi. Bianchi è stato collaboratore e pubblicista di quotidiani come La Stampa, la Repubblica, L’Osservatore Romano, Avvenire, Famiglia Cristiana, La Croix, Panorama e La Vie. Qualche ignorante gli ha dato dell’ignorante in teologia, eppure è stato nominato da papa Francesco consultore del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, e nel 2000 l’Università degli Studi di Torino gli ha conferito la laurea honoris causa in Scienze politiche. Ha una bibliografia sterminata, è uno studioso serio, intelligente e capace, un divulgatore sensibile e attento, un uomo dotato di qualità umane straordinarie. Dovrebbe forse stupire che sia stato allontanato dalla stessa Comunità che ha fondato?