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Ieri a Roma, Campobasso e Bologna sono morti tre detenuti per il freddo.
Cioè, tre persone affidate allo Stato e da lui prese in custodia, che ne deve garantire quanto meno l’incolumità, qualunque cosa abbiano fatto e chiunque fossero, hanno perso la vita perché lo Stato acui erano affidate NON è stato in grado di proteggerli in una situazione di normale amministrazione come il freddo che caratterizza l’inverno.
Naturalmente non ne parla e non ne ha parlato nessuno.
Oggi è giunta la notizia della morte di Whitney Houston, quella del bacio a Kevin Costner in “The Bodyguard”, l’interprete della colonna sonora del film, “And I will always love you”.
Milioni e milioni di copie vendute.
Il sito web di “Repubblica” titola: “Lottava da anni contro la tossicodipendenza”.
Ma si può sapere cosa vuol dire “lottare contro la tossicodipendenza”? Si lotta contro un tumore, contro una grave malattia, contro la povertà, contro una dittatura, ma la tossicodipendenza NON E’ una malattia, una condizione economica o una imposizione politica. Forse anche qualcuno dei detenuti che sono morti avevano commesso reati legati alla tossicodipendenza. In un certo senso la pena inflitta avrebbe dovuto servire, secondo il nostro ordinamento giuridico, alla loro rieducazione e riabilitazione. Ma naturalmente c’è stato silenzio.
Poi è morta la Houston e su Facebook, su Twitter, sul web è un tripudio di “Muoiono sempre i migliori” (non è vero, muoiono anche i “peggiori”, solo che nessuno lo dice), “Sarai sempre nei nostri cuori” (la gente se la dimenticherà fra un paio di giorni), “Io avevo le sue cassette” (nel frattempo siamo arrivati al compact disc), “La sua voce mi ha regalato molte emozioni” (e va beh, c’è gente che regala emozioni ed è perfettamente stonata o semplicemente muta -si è spenta recentemente la voce altissima di Wisława Szymborska, ma nessuno ha detto, nel suo caso, che se ne vanno sempre i migliori- poi muore e non ne parla nessuno).
C’è sempre qualcuno che muore in carcere e qulcun altro che muore in un hotel di lusso. E preferiamo sempre girare il capo davanti alla sofferenza degli ignoti, per poi chinarlo davanti alla morte ricca dei soliti noti.
E’ Facebook, bellezza!
NON E’ FACEBOOK..SONO LE TESTE..SONO LE MENTI…SU FACEBOOK CI SONO PERSONE..COME AL SUPERMERCATO, COME ALLA BIGLIETTERIA, COME AL CINEMA, COME NEL MIO UFFICIO…PERSONE COSI’ NELLA NORMA, COSI’ VUOTE, COSI’ INSIPIDE,COSI’ SENZA ARGOMENTI, MA ANCHE PERSONE RICCHE,PREZIOSE,SENSIBILI,DI CULTURA! IO SU FACEBOOK NON HO I MIEI COLLEGHI..MI SONO CERCATA PERSONE CHE MI HANNO DATO E CONTINUANO A DARMI..ANCHE CON SIMPATIA E SEMPRE CON INTELLIGENZA! ALLA TELEVISIONE NON GUARDIAMO IL GRANDE FRATELLO..MA INTERESSANTI INTERVISTE SU RAI 5..PER ESEMPIO. NON E’ IL MEZZO..MA L’USO CHE SE NE FA.. A FARE LA DIFFERENZA..E SE POI INTANTO C’è LA VOCE DI QUALCHE MUTO..PAZIENZA!
OCCOSAURLI! :)