E’ malato di sclerosi laterale amiotrofica e i carabinieri gli sequestrano i farmaci derivati dalla cannabis

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Andrea Trisciuoglio ha 32 anni ed è malato di sclerosi multipla.

Trova giovamento da spasmi e dolori assumendo un farmaco, il "Badiol", i cui principii attivi sono quelli della cannabis sativa, la marijuana, per intenderci.

Il farmaco è regolarmente rimborsato dal servizio sanitario nazionale attraverso la Regione Puglia che ne riconosce la totale gratuità.

Nei giorni scorsi i carabinieri, dopo essersi sincerati da una vicina di casa se il Trisciuoglio fosse in casa (perché hanno il maledetto vizio di chiamarti con l’articolo determinativo) fosse effettivamente in casa (dove cazzo volevano che andasse un malato di sclerosi multipla?), sono entrati nella sua abitazione e gli hanno portato via due confezioni del farmaco.

E’ stato incriminato per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio.

Un malato di sclerosi multipla che percepisce una pensione di invalidità di 250 euro al mese.

Grazie a questo farmaco ha recuperato l’autonomia e soffre meno.

Però è stato incriminato, hanno rovinato la pace della sua famiglia e messo sotto choc moglie e una figlia di sedici mesi.

Non ricordo più quanti positivi ci sono stati in Parlamento su un test volontario circa l’uso delle droghe, ma so di per certo che quelli non li incrimina nessuno.

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