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E allora adesso pare proprio che basta Santoro alla RAI.
Annozero chiude, non la vedremo più. L’azienda e il presentatore "hanno convenuto di risolvere il rapporto di lavoro, riservandosi di valutare in futuro altre e diverse forme di collaborazione".
E’ una separazione consensuale, e in Italia è ammesso (per parafrasare un modo di dire di mio suocero.
"Rai e Michele Santoro hanno inteso definire transattivamente il complesso contenzioso altrimenti demandato alla sede giudiziaria. Si è ritenuto infatti di far cessare gli effetti della sentenza del Tribunale di Roma, confermate in appello, in materia di modalità di impiego di Michele Santoro, recuperando così la piena reciproca autonomia decisionale".
E’ un passaggio spaventoso. Non tanto per il fatto che la Rai e Santoro abbiano trovato un accordo stragiudiziale, acnhe quello, sempre per dirla come mio suocero, "in Italia è ammesso". Il punto è che una sentenza del Tribunale di Roma confermata in Appello dà ragione piena a Santoro, e cioè al silurato, all’ingiustamente vilipeso, a uno dei protagonisti dell’editto bulgaro, a quello che diceva a Celentano "grazie per il microfono ma io voglio il MIO microfono" (frase che se me l’avessero scritta l’avrei capita al volo, ma così pronunciata ci ho messo un macello di tempo, sprecando le mie poche sinapsi residue) che ora (forse) se ne va a La7 e "recupera la piena reciproca autonomia decisionale"?
Santoro poteva tenere la RAI e il Governo per le palle. Aveva dalla sua due decisioni di merito del Tribunale, potevano esserci tutte le pressioni del mondo, Berlusconi, mica Berlusconi, si contenga. E invece no, ci vuole "autonomia decisionale" anche per lui, che, evidentemente, avrà trovato forme alternative più gratificanti. Per carità, ci può essere anche soddisfazione a farsi reintegrare al lavoro oggi e mandare il padrone a "fare un bicchiere" il giorno dopo, son scelte.
Non vedremo più Santoro con Vauro che commenta le sue vignette e che nessuno ci ride più. In compenso è stato confermato "Ballarò" con Crozza che non mi ha mai fatto ridere.
Annozero chiude, non la vedremo più. L’azienda e il presentatore "hanno convenuto di risolvere il rapporto di lavoro, riservandosi di valutare in futuro altre e diverse forme di collaborazione".
E’ una separazione consensuale, e in Italia è ammesso (per parafrasare un modo di dire di mio suocero.
"Rai e Michele Santoro hanno inteso definire transattivamente il complesso contenzioso altrimenti demandato alla sede giudiziaria. Si è ritenuto infatti di far cessare gli effetti della sentenza del Tribunale di Roma, confermate in appello, in materia di modalità di impiego di Michele Santoro, recuperando così la piena reciproca autonomia decisionale".
E’ un passaggio spaventoso. Non tanto per il fatto che la Rai e Santoro abbiano trovato un accordo stragiudiziale, acnhe quello, sempre per dirla come mio suocero, "in Italia è ammesso". Il punto è che una sentenza del Tribunale di Roma confermata in Appello dà ragione piena a Santoro, e cioè al silurato, all’ingiustamente vilipeso, a uno dei protagonisti dell’editto bulgaro, a quello che diceva a Celentano "grazie per il microfono ma io voglio il MIO microfono" (frase che se me l’avessero scritta l’avrei capita al volo, ma così pronunciata ci ho messo un macello di tempo, sprecando le mie poche sinapsi residue) che ora (forse) se ne va a La7 e "recupera la piena reciproca autonomia decisionale"?
Santoro poteva tenere la RAI e il Governo per le palle. Aveva dalla sua due decisioni di merito del Tribunale, potevano esserci tutte le pressioni del mondo, Berlusconi, mica Berlusconi, si contenga. E invece no, ci vuole "autonomia decisionale" anche per lui, che, evidentemente, avrà trovato forme alternative più gratificanti. Per carità, ci può essere anche soddisfazione a farsi reintegrare al lavoro oggi e mandare il padrone a "fare un bicchiere" il giorno dopo, son scelte.
Non vedremo più Santoro con Vauro che commenta le sue vignette e che nessuno ci ride più. In compenso è stato confermato "Ballarò" con Crozza che non mi ha mai fatto ridere.
Forme alternative più gratificanti un par di ciufoli: s’è fatto dare più di due milioni di euri di buonuscita.
Dammi retta, palle.
Io ti do anche retta, ma te non leggi le ironie sottili, ti voglino parecchie ma parecchie legnate nel ceppione…