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Vi avevo detto che sono stato a Dublino? No? ebbene eccomi qui davanti alla casa di Oscar Wilde, quel vecchio panzone.
La casa è a due passi dal centro e dalla vita movimentata di Grafton Street, ma in una zona relativamente tranquilla, al punto che non la si riconoscerebbe come una casa di tale importanza storico-culturale, se non fosse per una piccola targa che ricorda l’evento.
I dublinesi non hanno il senso del feticcio, ma quello della cultura e della conservazione del ricordo dei loro "grandi". Però lo fanno con pudore, anche se è tutto un parlare di Wilde e Joyce.
Anche se vengono traditi da chi, pensando di andare a Londra, va incontro alla corruzione. Sarà per questo che odiano così tanto gli inglesi?