Il testo, scritto da Giancarlo Guardabassi, a dire il vero, è piuttosto cretino, la canzone lo stesso, probabilmente sono questi i motivi che hanno indotto quelli della Wikipedia italiana a dedicare al brano nientemeno che una pagina dell’enciclopedia.
Però la storia del piccolo cosacco Casatschock o come cavolo si scrive, accidenti anche alle traslitterazioni dal russo, che, poi, è anche il nome del ballo della steppa che, se non lo sai ballare, "non avrai l’amore di nessuno" (portava anche sfiga) ha accompagnato tutti, ed era il 1969.
Il brano russo non era katiusha ma Casatschok di Boris Rubaschkin…