Don Alberto Vigorelli, parroco di Mariano Comense, citato per diffamazione da Salvini per avere affermato “O siete cristiani o siete di Salvini”

 370 total views,  1 views today

Don Alberto Vigorelli ha 81 anni. E’ il parroco di Mariano Comense e durante una messa, commentando un brano del Vangelo dedicato all’accoglienza (“ero straniero e mi avete accolto”) ha profferito la frase “O siete cristiani o siete di Salvini”.

Questa affermazione, dopo essere stata duramente sottolineata da qualche referente locale della Lega è arrivata fino alla conoscenza del segretario Salvini che ha pensato bene di sporgere denuncia per diffamazione e di scrivere ai cardinali Scola e Stella, chiedendo loro di arginare le intemperaze del prelato.

Non sembra tenere, Salvini, alla condanna dell’anziano sacerdote. Tanto che ha scritto su Facebook (salvo all’indomani non presentarsi all’udienza innanzi il giudice di pace) che

“Se questo prete, che mi odia, chiederà scusa e devolverà 1.000 euro a una Onlus che si occupa di disabili, pace fatta e amici come prima”.

Non sappiamo cosa ne pensi la difesa del sacerdote (rappresentata dall’avvocato Oreste Dominioni, noto penalista e principe del foro) circa l’offerta di 1000 euro a una Onlus che si occupa di disabili, ma sappiamo con certezza che sia il prete che il suo difensore respingono con fermezza l’ipotesi di chiedere scusa a Salvini:

 “Don Vigorelli ha predicato il vangelo quel giorno, un’azione del(la) quale non può scusarsi”

La pubblica accusa aveva chiesto l’archiviazione del procedimento a carico di Don Alberto. Il GIP, tuttavia, ha respinto la richiesta e ha formulato l’imputazione coatta del religioso davanti al Giudice di Pace. Che ha rinviato il procedimento al prossimo maggio, nella speranza che le parti trovino un accordo extra giudiziale.

“Avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e m’avete dato da bere, ero straniero e m’avete accolto”

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.